05 Set Posturologia
E’ una terapia antalgica e rigenerativa che consiste nel recupero della corretta “bio-
tensintegrità” dell’articolazione per correggere e ripristinare il fisiologico scorrimento
dei capi articolari e prevenire l’artrosi o rallentarne l’evoluzione.
Infatti, a causa dell’età o dei traumi, i legamenti e i tendini perdono la loro elasticità, si
allungano e degenerano e non sono più in grado di mantenere il corretto affrontamento
dei capi ossei e la congruità dell’articolazione: ne consegue una perdita di stabilità con
frequenti micromovimenti patologici che usurano l’articolazione e producono artrosi
precoce.
La proloterapia recupera la stabilità articolare stimolando una reazione riparativa
sui legamenti e tendini attraverso due reazioni:
-1 reazione meccanica: il contatto meccanico dell’ago sul periostio -dove si inserisce il
legamento o il tendine- produce un microsanguinamento che permette l’afflusso di fattori
di crescita e cellule riparative che danno l’avvio alla reazione riparativa;
-2 reazione chimica: attraverso lo stesso ago si iniettano pochi millilitri di una soluzione
di destrosio (a diverse concentrazioni a seconda dell’intensità della reazione che si vuole
produrre), ottenendo una limitata reazione infiammatoria controllata e localizzata che
favorisce l’apporto ai tessuti di ossigeno e fattori di crescita (che a loro volta attivano in
modo fisiologico e naturale la rigenerazione delle strutture danneggiate o ischemiche).
In pratica la proloterapia viene effettuata utilizzando delle iniezioni, all’interno di
legamenti, tendini o articolazioni, di sostanze naturali (soluzioni di destrosio a
concentrazione variabile a seconda dell’effetto ricercato ed eventualmente associate ad
anestetico locale). I cicli infiltrativi vengono svolti in genere in cinque sedute, con
frequenza mensile: tale intervallo è necessario affinché si producano gli effetti biologici di
proliferazione desiderati.
Viene indicata:
-negli sportivi, spesso afflitti da tendinopatie
-in tutte le patologie articolari e peri-articolari persistenti o croniche, in genere
conseguenza di traumi o sovraccarichi funzionali.
-nelle sindromi dolorose della colonna, sia cervicale che toracica o lombo-sacrale
-negli squilibri posturali o stati muscolo-tensivi.
-nei soggetti artrosici, a volte in alternativa all’intervento di protesi articolare per la
riduzione del dolore e per un recupero funzionale e delle autonomie della persona.
E’ una terapia praticata negli Stati Uniti fin dal 1800, riconosce come pionieri il
dott. Hackett e poi il dott. Hemwall, la principale sede di studi a livello internazionale, si
trova a Madison, presso la Facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin.
Le ricerche sulla proloterapia sono ancora limitate, soprattutto per la mancanza di
interesse da parte delle grandi aziende farmaceutiche, in assenza di prospettive di
profitto.
Esiste una Società Italiana di Proloterapia (SIPRO) che ha come scopo la diffusione,
ricerca e aggiornamento, rivolti alla classe medica.
http://www.proloterapia.eu/
Pagina Facebook: Sipro Società Italiana di Proloterapia
Informazioni sono riportate anche su Wikipedia, sia in lingua inglese che italiana.
Per un maggiore approfondimento della materia vi sono, anche on-line, studi clinici e siti
dedicati. Di seguito, una breve lista.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2831229/
http://www.prolotherapy.com/index.php